BIODIESEL E IL DIESEL BUG

Quali sono le principali cause della contaminazione microbica e come contrastarle

Capire il carburante “diesel”, le sue proprietà, caratteristiche, non è così semplice come una volta. Questo perché sono stati sviluppati nuovi tipi di carburante in risposta alla volontà di ridurre i costi e l’emissioni ambientali.

Questi cambiamenti, l’introduzione del biodiesel e la desolforizzazione, se pur fatti con le migliori intenzioni, hanno messo in difficoltà gli utilizzatori.


Cos'è il Biodiesel e come viene utilizzato?

Il biodiesel è un carburante ottenuto da piante e altri materiali biologici. La forma attuale di biodiesel è il FAME (Fatty Acid Methyl Ester) e viene utilizzato per formare miscele diesel utilizzate oggi nel mondo. FAME viene utilizzato perché non contiene zolfo rispetto al gasolio fossile. Livelli inferiori di zolfo riducono i rischi per la salute associati al diesel e riducono la quantità di idrocarburi incombusti (-93%), monossido di carbonio (CO) (-50%) e particolato nell'atmosfera (-30%).

L'attuale rapporto utilizzato in tutta Europa è il 7% di biodiesel e il 93% di gasolio. Viene identificato come B7. La percentuale di biodiesel utilizzata è identificata dal "Fattore B", ad es. B100 è biodiesel puro al 100% e B20 è biodiesel al 20% e diesel all'80%.


Perché il biodiesel rappresenta un problema?

“Non abbiamo mai dovuto mantenere il nostro carburante prima, perché ora?”

Tecnicamente parlando, anche il diesel fossile necessitava di manutenzione, ma introducendo miscele di biodiesel il tasso di degradazione è stato accelerato.

Il gasolio soffre di una contaminazione microbica e dell'acqua molto più aggressiva rispetto al diesel fossile, per via della sua proprietà di essere igroscopico. Poiché il rapporto di biodiesel nel carburante aumenta, aumentano anche i casi di contaminazione del carburante. Il livello di FAME attualmente si trova al 7% in Europa, ma si prevede che salirà al 20% nel prossimo futuro. È già l'8% in Francia.

L’acqua è un elemento problematico per due motivi: può danneggiare i motori nel il processo di iniezione (ossidazione) ed incoraggia la crescita della contaminazione microbiologica nei serbatoi di stoccaggio (questo fenomeno viene chiamato diesel bug).

Quando viene immagazzinato, il diesel B7 è affetto anche da contaminazione da particolato, ancor di più del diesel normale: batteri, ruggine, sporco, sabbia e crescita microbiologica riducono la qualità del carburante.

I sistemi di polishing del carburante Diesel Defender di Vassallo Sistemi combattono la contaminazione da particolato separando l’acqua e possono risolvere questi problemi.

Un programma FPM (Fuel Polishing Module) efficace è composto da 4 fasi:

  1. Test del carburante
  2. Bonifica della cisterna/serbatoio
  3. Filtrazione del carburante
  4. Additivazione come stabilizzante

Cos'è il Diesel bug?

Il diesel bug è un generico nome per definire la contaminazione microbica nel gasolio. È diventato una forma particolarmente problematica di contaminazione da quando si è iniziato ad utilizzare il biodiesel e tolto % di zolfo.

Attualmente il diesel contiene fino al 7% di biodiesel; questo è ottimo valore per l'ambiente, ma non si può dire lo stesso per tutte quelle applicazioni, macchinari, impianti che devono stoccare ed immagazzinare gasolio per un successivo utilizzo (es. backup power).

Il biodiesel ha la principale caratteristica di essere igroscopico: trattiene e attira l'acqua molto più facilmente del diesel. Questa sua proprietà è una problematica per il gasolio: favorisce la crescita della carica microbica portando alla formazione di alghe, muffe, morchie che possono attaccarsi alle pareti dei serbatoi del carburante e dei filtri. Questo fenomeno, quando verificatosi in maniera accentuata, può anche causare la formazione di strati di sedimenti all'interno del serbatoio. Questo mette a rischio tutte le macchine alimentate a gasolio.

Il diesel bug non è l’unico tipo di organismo nella carica microbica del carburante. Ci sono migliaia di diversi tipi di microrganismi come muffe, lieviti, funghi che si trovano nei sistemi di alimentazione. Questo tipo di contaminazione è però difficile da prevedere poiché ogni sistema offre un ambiente unico. Esistono sostanzialmente quattro categorie di contaminanti:

  • Batteri: organismi unicellulari, tipicamente di dimensioni da 0,3 a 60 micron. Una colonia di batteri può raddoppiare di dimensione in 20-30 minuti. Una cellula può moltiplicarsi in 2 milioni in 7 ore. I batteri degraderanno la qualità del carburante nel tempo.
  • Muffa: un tipo di fungo con lunghi filamenti multicellulari. Ci sono poche indicazioni che la muffa degrada il carburante ma, a causa dei lunghi filamenti, causa il blocco i filtri.
  • Lievito: un altro tipo di fungo a crescita relativamente lenta. Di solito ha una dimensione di 3-4 micron.
  • Biofilm: una composizione complessa di microbi che aderiscono alle pareti del serbatoio del carburante e tra loro. Inizia a formarsi quando i microbi fluttuanti atterrano su una superficie e si attaccano ad essa e, con il tempo, possono crescere di molti millimetri di spessore e produrre una melma protettiva. Questi espellono acido che può erodere un serbatoio di carburante in metallo e pezzi di biofilm possono staccarsi periodicamente, dando ai microbi l'opportunità di infettare altre aree del sistema di alimentazione e causare, ad esempio, il blocco i filtri

Cosa si può fare per i serbatoi già infettati da diesel bug?

Le unità carrellate, portatili o fisse Diesel Flux della Vassallo Sistemi sono appositamente studiate e progettate per bonificare intere cisterne e serbatoi dalla contaminazione microbica. Con l’aiuto del biocida Bacsperse 35 ad azione biodisperdente, qualsiasi forma di battere, biofilm o altro, andrà a staccarsi dalle pareti dei serbatoi per poi essere trattenuto dal sistema di filtrazione, senza raggiungere il motore ed i suoi componenti.

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